Elettrosmog e Smartphone

Elettrosmog e Smartphone

Quando parliamo di elettrosmog o inquinamento elettromagnetico, purtroppo dobbiamo fare i conti con i dispositivi che lo provocano, tra i quali gli smartphone.

I telefoni cellulari ci accompagnano, ormai, in ogni momento della nostra vita, e li utilizziamo nei modi più svariati. Non molti sanno, però, che sono i generatori di campi magnetici per eccellenza e che, anche quando pensiamo che siano innocui, continuano ad avere effetti indesiderati sui nostri corpi.

Radiofrequenza e Elettrosmog

Quando siamo in giro con il telefono in tasca o appoggiamo lo smartphone sul comodino vicino al letto, siamo convinti che il dispositivo smetta di avere qualsiasi tipo di effetto.

Ma questo non è del tutto vero: infatti, i telefoni cellulari comunicano in continuazione con le antenne ed i relè più vicini, e questo gli consente di ricevere chiamate e messaggi in qualsiasi momento.Questi tipi di campi elettromagnetici viene denominato, per le sue caratteristiche, a “radiofrequenza”.

Rete dati e Elettrosmog

Anche la rete dati, che è quella che permette allo smartphone di essere sempre collegato ad internet, genera campi elettromagnetici, e continua a farlo finché il telefono rimane acceso. Senza connessione ad Internet, il nostro smartphone perderebbe circa metà, se non di più, delle funzioni.

Quali sono gli smartphone più dannosi

Secondo alcuni studi effettuati da enti di ricerca scientifici che agiscono a livello mondiale, ogni smartphone emette campi elettromagnetici di frequenza minore o maggiore. questo dato può essere quantificato grazie al SAR, acronimo che sta per “Specific Absorption Rate” e misura la quantità di onde elettromagnetiche generate.

Secondo alcune normative europee, lo standard previsto di emissione non deve eccedere oltre i 2W/kg, ed ogni produttore di smartphone lo rispetta.È stato dimostrato che l’esposizione prolungata e continua a questi campi, seppur in misura ridotta e normata da leggi europee, può portare a danni irreversibili.